Giovedì 11 marzo alle ore 18:00 a Roma, presso la sede dell’Associazione Culturale di Studi Umanistici “Leussô” in viale Regina Margherita 1, in collaborazione con il blog “Amici dell’Iran” avrà luogo il seminario L’Onda Verde iraniana.
All’incontro, moderato da Francesco Anghelone, interverranno:
Antonello Sacchetti - giornalista pubblicista e scrittore, fondatore e direttore della rivista «Il Cassetto»;
Reza Ganji - giornalista iraniano, collaboratore di diversi media di area riformista.
All’incontro, moderato da Francesco Anghelone, interverranno:
Antonello Sacchetti - giornalista pubblicista e scrittore, fondatore e direttore della rivista «Il Cassetto»;
Reza Ganji - giornalista iraniano, collaboratore di diversi media di area riformista.
Al dibattito prenderà parte in videoconferenza Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce del network “Iran Human Rights” che si batte contro la pena di morte in Iran, soprattutto quella inflitta ai minori. Amiry-Moghaddam presenterà il “Rapporto sulla pena di morte in Iran - 2009” pubblicato in questi giorni.
L’incontro si propone di presentare il movimento dell’Onda Verde e approfondire l’analisi della situazione che si è determinata in Iran a seguito delle elezioni del giugno 2009. Nel paese infatti si assiste, per la prima volta dal 1979, a un movimento di protesta che rischia di minare alle fondamenta la stessa Repubblica islamica. Un movimento che ad oggi non è mai ricorso alla violenza e che tuttavia continua con forza a contestare la rielezione di Ahmadinejad e l’atteggiamento assunto in merito dalla guida suprema, l’ayatollah Khamenei.
L’incontro si propone di presentare il movimento dell’Onda Verde e approfondire l’analisi della situazione che si è determinata in Iran a seguito delle elezioni del giugno 2009. Nel paese infatti si assiste, per la prima volta dal 1979, a un movimento di protesta che rischia di minare alle fondamenta la stessa Repubblica islamica. Un movimento che ad oggi non è mai ricorso alla violenza e che tuttavia continua con forza a contestare la rielezione di Ahmadinejad e l’atteggiamento assunto in merito dalla guida suprema, l’ayatollah Khamenei.
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